RIDURRE IL TRAFFICO
PASSANDO ALLE DUE RUOTE
Due differenti studi, realizzati in Inghilterra e in Belgio, ripresi dai portali web dueruote.it e omnimoto.it, hanno ribadito chiaramente – dati alla mano – che moto e scooter rappresentano la soluzione alla riduzione del traffico urbano. La scoperta dell’acqua calda? Non è così, continuate a leggere…
L’indagine realizzata dalla Motorcycle Industry Association (www.mcia.co.uk) dice che basterebbe il passaggio alle due ruote di un quarto degli automobilisti per annullare il caotico traffico cittadino delle grandi città.
Se limitassimo la scelta dello scooter al 10% degli utenti auto ridurremmo comunque il traffico del 40% e aumenteremmo del 20% i parcheggi.
E l’inquinamento? Anche le polveri sottili verrebbero abbattute, con vantaggi per la salute, e una consistente riduzione della spesa sanitaria a carico alla collettività (l’inquinamento atmosferico urbano fa insorgere malattie cardiovascolari e respiratorie).
A spiegarlo chiaramente è l’associazione inglese dei produttori di moto attraverso uno studio serio e completo che prende principalmente in considerazione le differenze legate agli spostamenti casa-lavoro con auto o in sella a moto e scooter.
I risultati non si limitano esclusivamente a valutare i tempi di percorrenza: Steve kenward, CEO della mcia, dice che le ore perse ogni anno in coda, si tradurrebbero, passando alle due ruote, in diversi giorni di vacanza in più.
Traffico sempre più insopportabile, parcheggi per auto introvabili, caro-benzina… Le due ruote sono la vera arma contro il traffico, scrive Omnimoto.it che prende spunto dallo studio condotto dalla Federazione belga Ciclo ed Automobili (Febiac) nelle maggiori città del Paese. Un test realizzato da loro in tempo reale ha dimostrato in un confronto tra auto, mezzi pubblici e moto che come quest’ultima si arrivi a destinazione in media 20 minuti prima che in auto e addirittura un’ora prima che sugli autobus.
E nel Bel Paese? Omnimoto.it dice che da noi le due ruote godono di buona credibilità… ma che il loro utilizzo, nei grandi centri urbani, genera un certo timore: il 29% del campione intervistato ha decisamente paura di andare in moto soprattutto per un discorso legato al comportamento spesso “distratto” di automobilisti e pedoni: il 53% afferma che si sentirebbe sicuro alla guida, ma solo nelle piccole città.
A frenare “il cambiamento” ci pensano i costi dell’assicurazione, le tariffe autostradali e il dover indossare un abbigliamento tecnico.
Nonostante lo scetticismo è innegabile per tutti il vantaggio di spostarsi da casa al lavoro su due ruote, soprattutto se il viaggio non supera i 30/40 minuti. Si apprezza la facilità di trovare un parcheggio, l’agilità di movimento che evita le code, i costi di gestione più bassi rispetto ad auto e mezzi pubblici.