MOTOGP – LCR HONDA I TEST IN MALAYSIA
Cal Crutchlow è tornato in pista, dopo tre mesi d’infortunio, dimostrando di non aver perso il suo passo. Buoni anche i risultati raggiunti a Sepang dal compagno di team Takaaki Nakagami.
Tre lunghi mesi, senza salire in sella ad una moto: l’infortunio alla caviglia del Gran Premio d’Australia ha lasciato sicuramente il segno ma quanto visto nei primi test pre-stagionali in Malaysia lascia ben sperare. Al termine della sessione di tre giorni, la sua Honda è stata la più veloce. Un chiaro segno che la sua voglia di competitività non ha ceduto di un millimetro.
Nell’ultimo giorno di test Cal si è concentrato sulla sperimentazione di componenti per HRC sulla RC213V con la quale parteciperà al Campionato del Mondo MotoGP 2019.
In definitiva, il 5° posto sui tempi combinati delle due sessioni, guadagnato qui da Crutchlow pone le basi per ottenere ulteriori miglioramenti, tra due settimane, sul circuito di Losail in Qatar: lo stesso che aprirà il campionato a marzo.
In quell’occasione verrà completata la messa a punto del set-up delle due nuove Honda del team di Lucio Cecchinello.
Cal Crutchlow – “La mia condizione fisica non è male. Per quanto riguarda la mia caviglia, ho più dolore alla fine della giornata e accuso anche un gonfiore dovuto al caldo… ma in generale ho già sentito un buon feeling con la moto. Penso che la versione 2019 sia decisamente migliore, devo soltanto trovare il set up più congeniale, soprattutto con il front-end. Penso di poter essere competitivo in campionato. Non vedo l’ora che inizi“.
Ha fatto bene anche il giapponese Takaaki Nakagami, l’altro pilota del team (LCR Honda IDEMITSU), con un 10° posto che l’ha incluso a Sepang nella top ten di precampionato. Confermati dunque i progressi fatti, in termini di stabilità e frenata, considerando il suo esordio in MotoGP nello scorso campionato.
Takaaki Nakagami – “Essere tra i primi dieci è un risultato che va oltre le mie aspettative. Il segreto è restare concentrato sul programma pianificato, lavorando sull’assetto della moto. Sono contento dei risultati raggiunti; manca ancora un po’ di aderenza sul retrotreno ma le simulazioni di gara che possiamo fare qui in pista permettono di arrivare al miglior equilibrio. E’ stata comunque una tre giorni impegnativa, anche per il caldo, ma mi sento forte e ai test in Qatar avremo modo di aggiungere ulteriore potenziale alla moto”.