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moto.it spiega come piegano i piloti della MotoGP

Edoardo Licciardello della redazione racconta che gli angoli di piega sono costantemente cresciuti nel corso degli anni, fino a raggiungere limiti quasi paradossali (oltre i 60°)… per la gioia di chi segue il massimo campionato moto.

“Lo spettacolo di piloti con i gomiti delle tute piallati dallo sfregamento contro asfalto e cordoli è sempre più comune – scrive Edoardo sul magazine di moto.it – “E più di un produttore ha già iniziato ad apporre slider in materiali plastici o metallici nelle zone critiche come avviene su ginocchia ed esterno del piede. Anche senza andare a scomodare l’epoca in cui Sheene, Roberts e Saarinen si contendevano il platonico primato su chi abbia toccato per primo il ginocchio a terra, per piloti e addetti ai lavori si consideravano i 45° come limite invalicabile per l’inclinazione delle moto.

La bella foto che vede il “nostro” Stefan Bradl in azione dimostra che siamo andati ben oltre questo limite.

Il progresso compiuto dagli pneumatici ha ampiamente ridicolizzato tale teoria già sul finire degli Anni 80. Il toccare a terra con il gomito non è certo un fenomeno degli ultimi anni – ebbe inizio con alcuni piloti della 250. Il più celebre “gomitista” era il francese Jean Philippe Ruggia, che già ai tempi della sua militanza in Yamaha tornava ai box esibendo orgoglioso ai suoi meccanici il gomito piallato della sua tuta di pelle. Il fenomeno aveva molto a che vedere con lo stile del transalpino, che guidava molto fuori dalla moto e con i gomiti larghissimi.

Perché proprio la 250? Facile: le 125, ben più veloci in curva, non piegavano altrettanto a causa di pneumatici molto stretti per non pagare
pegno in rettilineo; mentre le 500, in quell’era in cui l’elettronica trovava applicazione si e no nel controllo dell’accensione delle candele, piegava- no relativamente poco per poter raddrizzarsi e scaricare a terra la loro violentissima cavalleria il più presto possibile.

Dopo la metà degli Anni 90, grazie ad un ulteriore “scatto di crescita” delle gomme nonché al diffondersi più o meno in sordina dei primi rudimentali controlli di trazione, si iniziarono a vedere pieghe ben oltre i 50 gradi anche nella classe regina.

Per saperne di più trovate l’intero articolo su moto.it

jpaul@givipeople.com JPaul è Il coordinatore del blog. Con tanti anni di attività giornalistica alle spalle e un codice deontologico ben preciso. Il suo compito è quello di dare gli input, di vagliare le proposte, di spiegare ai collaboratori che, qui, il linguaggio aziendale è bandito!

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