ELETTRONICA IN MOTO
Dove siamo arrivati
Prendendo spunto da un interessante articolo pubblicato dalla rivista inSELLA, proviamo a capire come assistono la guida gli ultimi sistemi elettronici implementati dalle Case moto…
Dopo essere stata confinata per lungo tempo al controllo di poche ed essenziali funzioni, l’elettronica è oggi presente sulle due ruote in modo massiccio, seguendo le scelte intraprese dalle Case automobilistiche.
Diagnostica, sofisticate mappe motore, controllo delle sospensioni e della frenata, supporto alla guida da una parte influenzano inevitabilmente il nostro approccio alla strada dall’altra alzano l’asticella della sicurezza, permettendo errori che in passato non sarebbero stati perdonati. Il prossimo step guarderà all’eco-sostenibilità, ad esempio attraverso l’ottimizzazione dei consumi.
RBW – Cambia il modo di funzionare dell’acceleratore. Non agisce direttamente sulle valvole a farfalla tramite un cavo ma dialoga con la centralina, che ne riconosce il punto di apertura tramite i sensori APS, la quale decide se attivare o meno il corpo sfarfallato in funzione della richiesta (tramite un altro sensore chiamato TPS). Il non intervento immediato potrebbe essere ad esemio legato ad una inclinazione del veicolo non conciliante.
IMU – Detta anche piattaforma inerziale, è un evoluto sistema elettronico che attraverso giroscopi e accelerometri memorizza la “posizione della moto nello spazio”. Esso supervisiona e coordina il funzionamento di molti dei sistemi qui citati.
ABS – Da tempo presente sulle moto, oggi anche sulle medie cilindrate, impedisce che, toccando i freni, le ruote si blocchino e possano generare una caduta. Rispetto al passato oggi il sistema interviene in tempi brevissimi e non soltanto in rettilineo.
CORNERING LIGHTS- Migliorano la visibilità in curva illuminando la traiettoria di guida. Di solito vengono impiegate luci a led integrate nella carena. A comandare il sistema è sempre la piattaforma inerziale IMU.
CRUISE CONTROL – Presente da tempo sulle vetture (diventato ora dinamico) è disponibile nel mondo delle due ruote principalmente nel segmento delle tourer. Il funzionamento è chiaro a tutti. Si stabilisce la velocità di crociera e il sistema la mantiene costante. La Casa motociclistica maggiormente attenta a questo tipo di controller è KTM, che ha già presentato un ACC (Adactive Cruise Control) previsto per alcuni modelli della gamma 2021. Esso riduce in automatico la velocità impostanta nel caso diminuisca la distanza con il veicolo che precede.
BLIND SPOT DETECTION – Ancora un sistema elettronico legato alla sicurezza studiato da KTM per le prossime gamme moto. Tramite sensori esso analizza cosa stà intorno al veicolo, soprattutto i punti non visibili e avvisa il conducente di un potenziale pericolo.
TRACTION CONTROL – Qui l’elettronica è in costante miglioramento. Il sistema controlla la potenza erogata ed evita di perdere aderenza con la ruota posteriore. Utilizza l’ABS per acquisire info sull’eventuale differenza di velocità tra le due ruote e se serve interviene sia sull’accensione che sull’apertura delle valvole a farfalla. Nella sua versione più evoluta riesce persino ad azionare i freni (lo troviamo sulla Ducati Multistrada 1260).
DQS – Questa sigla richiama il cambio elettronico. Con esso dimenticatevi la frizione. Il cambio marcia “up” è permesso senza toccare il gas. Una volta implementato soltanto sulle moto racing, oggi lo ritroviamo come accessorio optional anche per diversi modelli stradali. Il kit proposto dal marchio aftermarket Dynojet è tra i più richiesti.
MAPPATURE – Tramite un controllo presente tra i comandi al manubrio è possibile cambiare il comportamento della moto in funzione dello stile di guida e del fondo. Anche in questo caso sono chiamati a dare il loro contributo una buona parte dei sensori elettronici a bordo. La prima moto dotata di mappature multiple è stata la Benelli TNT1130.
LAUNCH CONTROL – Evita di impennare. Dialoga con la il Traction Control. Si attiva soltanto in 1° marcia ma permette di fare partenze sprint in piena sicurezza. Il sistema adottato ad esempio per la Ducati XDiavel è particolarmente evoluto e permette un settaggio su tre livelli in base alla propria esperienza di guida.
DISPLAY TFT – Una nuova modalità di cruscotto/schermo (Thin Film Transistor), che attraverso la sua interfaccia grafica, fornisce moltissime informazioni, può essere personalizzato e soprattutto permette il dialogo con devices elettronici (telefono, GPS, APP, Interfono…) predisposti per questo tipo di connettività.
SOSPENSIONI – Anche su questi componenti della ciclistica si può parlare di totale controllo elettronico (con il passaggio dalle semi attive alle attive). Non si tratta più, come un tempo, di una semplice regolazione del precarico ma di seguire lo stile di guida e le condizioni del fondo stradale attraverso il controllo del flusso dell’olio, con tempi di reazione nell’ordine del millisecondo. A trovarne vantaggio sono sicuramente le maxienduro tutto terreno. Tutti i costruttori di sospensioni sono al lavoro per trovare le migliori soluzioni tecniche e questo ha generato differenti sistemi di controllo elettronico. Si va dalle valvole che variano le tarature dell’idraulica a quelle che fungono da pistone e lamelle.
SLIDE CONTROL – Anche la derapata è sotto controllo. Il cuore è sempre l’IMU che utilizza le info dei vari sensori per misurare l’angolo d’imbardata e l’inclinazione della gomma posteriore. Tra le moto che ne sono equipaggiate di serie citiamo la Yamaha R1 del 2015 (la prima), le Ducati Panigale V4R e 1299 Superleggera…